Il termine con il quale si indica una
buona voce è
voce
eufonica.
Esistono almeno quattro accezioni di eufonia.
- Eufonia acustica: la voce non presenta alterazioni rilevabili
all'analisi strumentale, il segnale vocale non è interrotto, non si
riscontrano tratti di diplofonia, non è presente rumore e le
armoniche sono ben rappresentate.
- Eufonia percettiva: la voce è piacevola all'ascolto
- Eufonia fisiologica: la voce è prodotta in modo non faticoso,
nel rispetto del fisiologico funzionamento dell'apparato vocale
nelle sue diverse componenti (mantice, organo vibrante, vocal
tract, organi della fonoarticolazione).
- Eufonia stilistica: è un'accezione afferente all'uso artistico
della voce, in questo senso eufonica è una voce quando viene
prodotta nel dispetto dello stile esecutivo di un determinato stile
di canto.
In realtà il giudizio di eufonia è relativamente semplice, e
ponibile da chiunque sia un ascoltatore esperto: una buona voce è
quella che assolve pienamente le nostre esigenze comunicative, che
viene prodotta con la minor fatica possibile, nel rispetto della
salute dell'apparato fonatorio. Nella maggioranza dei casi una voce
simile è anche piacevole all'ascolto.
Ma chi è malato, chi ha subito un intervento alle corde vocali, chi
è portatore di un problema respiratorio, costoro non potranno mai
dirsi eufonici? Anche a questi soggetti è applicabile il criterio
di eufonia, purchè la voce prodotta raggiunga le finalità
comunicative al minor costo possibile, nel rispetto della salute
dell'apparato fonatorio.
Una voce eufonica non è naturalmente una voce per definizione sana.
Se infatti il criterio di eufonia fisiologica è solitamente garante
di una modalità prudente di fonare, l'eufonia stilistica può
mettere a dura prova l'apparato vocale e l'eufonia acustica, pur
nel rispetto della qualità del segnale, può essere prodotta,con
modalità compensatorie, anche da una laringe malata.
Una voce sana presenta alcune caratteristiche che è utile
conoscere:
- non ha bisogno di essere riscaldata al risveglio, già dalle
prime ore del giorno è pulita e sonora
- non si esaurisce durante la giornata, non perde sonorità con
l'uso (purchè esso sia corretto) e, nel caso essa venga molto
utilizzata (come accade a un insegnante o a un oratore), recupera
le proprie qualità col riposo notturno
- durante la frase non si spezza, non cambia improvvisamente
qualità, l'intensità non decade con le ultime parole
pronunciate.
Una voce sana quindi non ha bisogno di riscaldarsi per prepararsi
ai normali compiti di conversazione, si affatica con l'uso
protratto ma non è affaticabile, non ci abbandona.
Tre i criteri di salute vocale: prontezza, capacità di recupero,
affidabilità.